Globi italiani della produzione di Giovanni Maria Cassini, in legno, gesso e cartapesta rivestiti di spicchi di carta.
Sfera Celeste, Roma 1792
Sfera Terrestre, Roma 1843
Globo terrestre da tavolo, composto da 12 fusi e da due calotte polari incise in rame su carta, applicate su di una base in cartapesta e gesso.
La cartografia è dipinta in epoca coeva a mano.
Diametro 35cm altezza 44 cm
Il mappamondo ha supporti lignei ed è fissato da perni metallici, è composto dalla linea di orizzonte a fascia lignea ottagonale graduata e sorretta da quattro sostegni lignei ben torniti.
E’ presente un’ammaccatura.
Roma, 1843, aggiornato secondo le ultime scoperte dalla Casa Editrice Papale, secondo la calcografia camerale.
Globo celeste da tavolo, composto da 12 fusi e da due calotte polari incise in rame su carta, applicate su di una base in cartapesta e gesso.
La cartografia è dipinta in epoca coeva a mano.
Diametro 35cm altezza 44 cm
“Globo Celeste calcolato per il corrente anno sulle osservazioni de’ Sigg.Flamsteed, e de la Caille. Roma presseo la Calc. Cam.le 1792
Inciso dal P.Gio. M.Cassini C.R.S.”
Il mappamondo ha supporti lignei ed è fissato da perni metallici, è composto dalla linea di orizzonte a fascia lignea ottagonale graduata e sorretta da quattro sostegni lignei ben torniti.
Le condizioni della carta sono compatibili con l’epoca e l’uso e presentano ossidazioni e scoloriture.
La sfera celeste così composta, raggruppa tutte le costellazioni conosciute all’epoca e amabilmente raffigurate.
Le stelle dorate di verse dimensioni (sei dimensioni più una per la nebulosa), danno un tocco di luce all’insieme, rendendolo non solo un oggetto scientifico per esigenti collezionisti, ma anche un oggetto romantico per eccellenza.
Giovanni Maria Cassini (Venezia 1745-Roma 1824), Chierico regolare Somasco, è stato allievo del celebre architetto Giovanni Battista Piranesi ed intraprese la sua carriera di cartografo nel 1787 e dal 1792; incluse nel suo Atlante Geografico i fusi che poi ciascun acquirente, avrebbe potuto poi personalizzare, non essendo geloso della sua arte.