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Scheda articolo 279796
Coppia di globi da tavolo. John e William Cary Londra, 1798 e 1800 
Epoca : Seconda metà del Settecento

Coppia di globi da tavolo
John e William Cary
Londra, 1798 e 1800
Alcune incrinature e abrasioni restaurate.

I due globi, terracqueo e celeste, poggiano sulle proprie basi originali “all’olandese” (con quattro colonne di sostegno) di legno tornito.
Ognuno misura 18 in di altezza x diam. 17 in x diam. sfera 12 in circa; (46 cm di altezza x cm 43 diam. x 31 cm diam. sfera)

La misura di 12 pollici era tra le più utilizzate dai fabbricanti inglesi di globi di questo periodo.
Ogni globo è composto di due serie di dodici fusi di carta stampata, giustapposti e incollati su di una sfera realizzata con un impasto a base gessosa.
Il cerchio del meridiano, di ottone, reca incisi i gradi di latitudine e le distanze dai poli.
Il cerchio dell’orizzonte, invece, è di legno ricoperto di carta stampata e riporta in dettaglio l’amplitudine, la direzione dei venti, i giorni e i mesi dell’anno e i nomi e i simboli dello zodiaco.

Entrambi recano un cartiglio contenente due diverse iscrizioni.
Sul terracqueo è apposto nell’oceano Pacifico, a ovest degli Stati Uniti:

CARY’S
NEW TERRESTRIAL GLOBE,
DELINEATED
From the best Authorities extant,
Exhibiting the different tracks of
CAPTAIN COOK.
and the New Discoveries made by him
and other Circumnavigators.
LONDON

Su un pezzetto di carta incollato a coprire l’ultima riga abrasa è scritto:

Sold by J. Smith Royal Exchange London

Sul celeste è apposto sopra la costellazione di Ercole:

CARY’S
NEW CELESTIAL GLOBE,
ON WHICH
are correctly laid down upwords of 3500 stars
Selected from the most accurate observations
and calculated for the Year 1800.
With the extent of each Constellation precisely defined
By Mr. GILPIN of the ROYAL SOCIETY.

Come l’altro globo, anche questo reca sull’ultima riga:

Sold by J. Smith Royal Exchange London
 

Per la datazione del globo terrestre al 1798 si confronti quello descritto da Peter Van der Krogt in Old Globes in the Netherlands a p. 79.
Sul globo sono tracciate le rotte di esplorazione di Cook, Pickergill, Vancouver, La Pérouse e altri, anche di epoca precedente. La quasi totalità dell’Africa centrale e meridionale è definita Unknown Parts. Gli Stati Uniti occupano solo la metà orientale del territorio attuale. L’Alaska è descritta come Alyaska (diverrà parte degli Stati Uniti nel 1867) e delineata solo parzialmente. L’Australia (che sarà chiamata così a partire dal 1829) è denominata New Holland.
In entrambi i globi, quando furono messi in vendita, l’ultima riga del cartiglio (che all’origine portava certamente l’iscrizione Made & Sold by J. & W. Cary N° 181 Strand e la data) fu abrasa e al suo posto il rivenditore J. Smith inserì il proprio nome. Come riportato in Van der Krogt, P., Old Globes in the Netherlands, H&S, Utrecht 1984, p. 79, era normale per i rivenditori inglesi di globi applicare il proprio nome sul cartiglio degli oggetti in vendita presso di loro, ma prodotti da altri.

I fratelli John (1754-1835) e William (1760-1825) Cary, cartografi, incisori e fabbricanti di strumenti di Londra, pubblicarono il loro primo globo nel 1791 e divennero in breve tempo una delle imprese principali in questo campo. La loro produzione comprendeva globi terracquei e celesti di quattro misure diverse. Si veda Van der Krogt, P., op. cit., p. 77 e Van der Krogt, P. - Dekker, E., Globes from the Western World, London 1993, pp. 116-118, anche per maggiori informazioni biografiche e sulla loro opera e per un confronto con altri esemplari.

 
Provincia di visione : MI (Milano)