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Ghilli Antichità di Paolo Giovanella
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Scheda articolo 370446
Sadeler Circo Massimo 
Epoca : Seicento

Vestigii del Circo Massimo che fu così cognominato dalla sua grandezza perchè era maggiore degli altri che fossero in Roma et non fu per altro ordinato detto Circo che per celebrarvi varie maniere di giuochi et di caccie Vi si vede ancor oggi vestigii di tutto il sitto dove erano li gradi da siedere il populo a vedere detti giuochi come dimostra il segno A nel segno B furono le carcere del segno C vie sotto terra uno obelisco rotto ch’era in mezo al sopradetto circo D. e parte de laqua crabra che serve oggidì a inaquare il giardino che vie E e il monte Aventino F il monte Palatino”. Veduta tratta dalla serie “Vestigi delle Antichità di Roma Tivoli Pozzuolo et altri luoghi”, che il Sadeler incide, riprendendole dalla serie del francese Stefano Du Pérac, con la tecnica dell’acquaforte e del bulino e in formato ridotto su carta vergata coeva. L’opera consta di 50 tavole pubblicate da Marco Sadeler nel 1606 a Praga, attivissimo centro culturale, con lo stesso titolo “Vestigi delle Antichità di Roma” e le medesime descrizioni del Du Pérac in lingua italiana, senza citare l’inventore. Incisore di corte presso Rodolfo II, il Sadeler aveva compiuto viaggi in Germania e in Italia, soggiornando a Roma nel 1593. Nella sua opera compaiono però anche vedute di “… Tivoli, Pozzuolo et altri luochi” che mancano in quella del Du Pérac (sono tredici le tavole nuove) nelle quali viene accentuato l’aspetto naturalistico. In perfetto stato di conservazione con ampi margini, si presenta entro  cornice in noce.

Si tratta di uno dei repertori iconografici più importanti per gli appassionati viaggiatori del Grand Tour.

Periodo: 1600

Altezza: 28,5 ( 26.5) cm

Larghezza: 41.5 (39.5) cm

art. 3996

 
Misure H x L x P: 28.5 x 41.5 x
Provincia di visione : MI (Milano)