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Faustini Marco Antichità
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Scheda articolo 374421
Autore : Giuseppe Flangini
Vecchia giostra a Chatelineau - Giuseppe Flangini 
Epoca : Anni 50

Il dipinto in questione, pubblicato sul catalogo ragionato dell’autore, rappresenta una vecchia giostra immortalata a Chatelineau in Belgio, luogo a cui l’artista è particolarmente legato dati i suoi numerosi viaggi nel nord Europa.

L'opera, di straordinaria qualità pittorica e compositiva, dalle tenui cromie, risulta una delle opere più suggestive del grande maestro anche per il soggetto che evoca una certa nostalgia di un tempo ormai passato.
Di seguito un breve estratto tratto dal sito politicamentecorretto.com: Giuseppe Flangini, l'artista che dipingeva con il cuore.
- Flangini intrattenne relazioni importanti con i maggiori esponenti del mondo artistico e intellettuale della sua epoca. Nel 1963, a due anni dalla prematura scomparsa, un gruppo di artisti capitanato da Carlo Carrà, chiese e ottenne dal Comune di Milano una mostra commemorativa che si tenne a Palazzo Reale nel 1967. "Vorremmo che la sua arte venisse degnamente ricordata – scrivevano nell’appello a Palazzo Marino – per rendere onore alla sua memoria e per testimoniare quanto originale e caratteristica fosse la sua pittura". -

Giuseppe Flangini nasce a Verona il 27 giugno 1898, si diploma nel giugno del 1916 e inizia subito a lavorare come insegnante elementare, continuando anche dopo il suo trasferimento a Milano nel 1944. In seguito, decide di dedicarsi completamente alla pittura e al teatro, collaborando con la rivista teatrale “Controcorrente”. Il mondo del palcoscenico gli permette di stringere amicizie durature con attori e registi, ma anche con artisti, tra cui Pigato, Vitturi, Albertini, Semeghini, Oliboni, Arturo Martini Sassu, Migneco, Carlo Carrà, Aldo Carpi, Consadori.

La sua prima esposizione viene organizzata dalla Società Belle Arti a Verona nel 1921. Inizia così la partecipazione a numerose Biennali nazionali fino al 1963 (postuma).

Nel 1922 iniziano i viaggi all’estero, scegliendo come prima meta il Belgio, per conoscere i parenti della giovane moglie, la pittrice Gina Zandavalli Flangini.

Durante uno dei suoi soggiorni a Ostenda, probabilmente nel 1933, stringe amicizia con James Ensor con il quale, in numerose occasioni, si trovò a discutere di arte. “Gli ultimi anni di Giuseppe Flangini, dal 1959 al 1961, furono caratterizzati dalla nascita di un nuovo e felice cromatismo riconducibile alle esperienze dei fauves e di Vlaminck in particolare. In opere come “Campagna a Charleroi”, “Mulino a vento a Hetchel” e “Paesaggio a Gilly” traspare una visione più serena della vita, che si esprime oltre che nei temi anche nei toni gialli, ocra rossastri e bruni, vivaci e accesi in un’atmosfera tersa e pulita. “Faro di Ostenda” e soprattutto “Mulino a Bruges”, ultima opera dell’artista rimasta incompiuta sul cavalletto del suo studio alla sua morte, restano come testimonianza del perdurare di una ricerca ancora aperta e vitale” ( A. Di Lieto ).

Nell' agosto del 1961 Flangini morì improvvisamente a Verona per avvelenamento da colore.

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L'opera misura 49 cm H e 59,5 L senza cornice e 74 cm H e 85 cm L

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