L’acquerello di Zancolli offre una prospettiva aerea di Verona con uno sguardo unico sulla città, dando particolare rilevanza storica legata agli eventi del 1945. Durante la ritirata tedesca, i ponti di Verona furono fatti brillare, lasciando dietro di sé la testimonianza di passerelle sostitutive, ora visibili in questa veduta dall'alto.

Zancolli Giuseppe, Verona 1888 – 1965. Partecipò ai corsi di pittura all’ Accademia Cignaroli dal 1904 al 1906 ed ebbe come maestro Alfredo Savini. Negli stessi anni frequentavano l’Accademia anche Guido Trentini, Antonio Nardi ed Ettore Beraldini. Iniziò l’attività artistica come illustratore, collaborando con Beraldini ad un quindicinale satirico-studentesco intitolato “Satanasso” e pubblicato dal 1906 al 1908. Continuò ad eseguire illustrazioni caricaturali per riviste come “Can de la Scala” e “Il Garda “.

Già dal 1912 sono presenti le tematiche artistiche che Zancolli svilupperà seguendo un percorso linguistico isolato rispetto agli altri artisti del gruppo veronese ed in particolare fa risaltare i particolari dell’arredo, le stoviglie, gli argenti, l’abbigliamento ed i gioielli delle signore. La sua ricerca avvicinava questo artista a Mario Cavaglieri.

Partecipò a numerose mostre d’arte tra cui a quattro Biennali Veneziane.

L'opera misura 42 cm H e 57 cm L senza cornice e 64 cm H e 81 cm L con cornice.

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