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Baroni William
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Scheda articolo 379696
Autore : Hans Le Maire
ERCOLE 
Epoca : Seicento

Parato in CuoioDorato

" IL MITO DI ERCOLE"

Continua e viene riproposto lo studio e l'approfondimento dei temi classici, interpretati con tratti formali nuovi; nel caso presente il tema scelto è il famoso mito di Ercole. Il tema è l’apoteosi del personaggio del mito, che lotta continuamente come uomo mortale, anche se spesso accorrono in suo aiuto alcune divinità.  Ercole è il personaggio  che occupa lo spazio centrale dei singoli moduli, che compongono gli apparati a due a due simmetrici aperti a libro. Accanto appare un putto con un ramo di alloro e una corona che sta appoggiando sul capo dell’eroe, rivestito di una corazza di cuoio con le classiche strisce, che tiene in pugno la clava costruita con un “tronco di ulivo”; come i primitivi cacciatori ha sulle spalle un mantello. Nella versione A, tiene sul braccio una cornucopia (secondo il poeta Ovidio, era una delle due corna taurine, del dio fluviale Acheloo, spezzato da Ercole e che le Naiadi, riempirono di frutta e fiori, simbolo dell’abbondanza).  Nella versione A, Eracle poggia i piedi sul leone Nemeo. Nella versione B, impugna la clava con la mano sinistra, indossa una corazza di cuoio a scaglie alla romana e sulla spalla la pelle di capro, omaggio del contadino Molorco, che lo aveva ospitato e che aveva regalato a Ercole il capro, che poi viene offerto agli dei. In questa versione, Ercole poggia i piedi sull’Idra. In entrambi i moduli, appare una fascia laterale molto elaborata, elemento naturalistico, rappresentante un grande tronco, dal quale si staccano, da entrambe le parti, diversi rami, che si concludono in volute roteanti che riempiono gli spazi attorno alla figura ed anche al di fuori. L'alternarsi dei moduli crea un'elegante fascia sinuosa, che ospiterà le figure citate nella serie delle cosiddette fatiche. La fascia è un motivo che poi si raddoppia creando un bellissimo elemento decorativo. Nel modulo A, nella fascia, appare il centauro, la testa del toro di Creta, un uccello rapace e un corpo di leone (?). Nella fascia del modulo B, si inseriscono gli animali e le figure con delicati rilievi e punzonature: la cerva, gli uccelli rapaci, la testa del cinghiale, il volto di Nereo e le spire del tritone. Al centro il cane Cerbero, trattenuto da una catena tra il fogliame, costituisce il punto di tangenza dei due moduli. I numerosi tralci, sinuosi,  incurvandosi e dividendosi, sono un chiaro esempio del momento creativo della metà del ‘600, dove ogni spazio è sfruttato in modo ricco, elegante e ridondante. Da sottolineare la passione della caccia, elemento di svago, di abilità, col suo rapporto con la natura, coi bellissimi cavalli ornati di costumi e di tutti gli accessori. i Cacciatori apparivano poi nei sontuosi banchetti visibili in dipinti coevi. Il fondo delle composizioni dipinte a olio in questi esempi è di due tonalità: ocra gialla chiara; in genere il colore dei fondi era scelto dalla committenza in rapporto alla ambiente dove i corami venivano appesi

 

EPOCA: Sec. XVII.  1660

DIMENSIONI :149x118cm

MANIFATTURA:Olanda

AUTORE: Hans Le Maire

PROVENIENZA: Collezione Privata 

MANUFATTI AFFINI

Musèe National de la Renaissance in Ecouen (F),Rosenborg Castle  in Copenhagen(DK)

 

 

 
 
Provincia di visione : MN (Mantova)