Rara ed elegante cassaforte francese in ferro artisticamente dipinta a finto legno, con disegnato sui lati e nel riquadro anteriore la tipica “spina di pesce”.
La cassaforte è decorata da ornamenti in bronzo dorato nei due angoli superiori, nella parte centrale della porta, racchiusa entro una cornice mossa a formare quattro angoli di “listelli in legno” un raffinato decoro floreale, e in ciascuno dei quattro angoli della cornice quattro fiori.
Questo tipo di casseforti venivano rese “ornamentali” con le applicazioni in bronzo dorato per essere poste in ambienti eleganti
Il piano superiore della cassaforte presenta una lastra di “marmo rosso di Francia marmorizzato”.
All’ interno della cassaforte vi sono due mensole e un vano di sicurezza chiuso con una chiave.
Tutte le casseforti di questo marchio hanno la particolarità di avere il meccanismo combinatorio verticale, con serratura di sicurezza a pompa Picardie e a combinazione.
Misure: altezza cm. 116 larghezza cm. 61 profondità cm. 45
spessore del marmo cm. 2
Francia: metà dell’Ottocento. Secondo Impero (ca.)
“Le Bayard” (fondata nel 1850) fu una fabbrica presente sia a Parigi che ad Amiens, città situata nel dipartimento della Somme nella regione dell'Alta Francia. Le casseforti furono prodotte nel XIX e all'inizio del XX secolo da Ernest Legrand, fornitore delle armate francesi, britanniche e portoghese. Della città d’Amiens, delle banche e amministrazioni.
Il logo del marchio della fabbrica rappresenta il cavaliere “Pierre Terrail de Bayard”.
Pierre Terrail, signore di Bayard , meglio conosciuto cavaliere Bayard , nacque nel 1475 o 1476 a Château Bayard (a Pontcharra ), e morì il 30 aprile 1524 (esattamente 500 anni fa!!) a Romagnano Sesia o a Rovasenda (in Piemonte ).
Fu un nobile francese che si distinse in particolare come cavaliere durante le guerre d'Italia ( xv e XVI secolo ).
La sua vita è narrata da uno dei suoi compagni d'armi, Jacques de Mailles , nella storia “Molto gioiosa e piacevolissima del gentile signore di Bayart” , come buon cavaliere senza paura e senza rimprovero . A lui si deve il personaggio che simboleggia i valori della cavalleria francese della fine del Medioevo. Uno dei suoi motti fu “ Accipit ut det ” che significa “Ricevi per dare”.
Fotografia n° 10 : Copertina del catalogo del 1926.
Per gentile concessione dell'Archivio dipartimentale della Somme (Amiens)
https://www.romagnavirtualtour.it/virtual-tour-palazzo-del-buon-signore/
